I disturbi della memoria?
Spesso, a seguito di lesioni o malattie cerebrali, è possibile osservare una compromissione della memoria.
I deficit di memoria prendono il nome di amnesie. A seconda dell’eziologia e delle sedi della lesione cerebrale, è possibile osservare diverse sindromi amnesiche caratterizzate da diversi quadri clinici.
I disturbi della Memoria a Breve Termine (MBT)
I disturbi della Memoria a Breve Termine emergono, solitamente, durante la somministrazione di specifici test volti a valutare quello che viene chiamato span di memoria. Lo span di memoria è la capacità della MBT di trattenere e rievocare nell’immediato una quantità limitata (e per un tempo limitato) di elementi.
A seconda della tipologia di elementi si parla di:
– disordini della memoria a breve termine verbale: alterazione nella capacità di rievocare o ripetere nell’immediato, elementi di tipo verbale nuovi, quali numeri (cifre), parole o lettere;
– disordini della memoria a breve termine visuo-spaziale: in questo caso l’alterazione riguarda elementi visuo-spaziali nuovi, quali volti o tragitti.
I disturbi della Memoria a Lungo Termine (MLT): la sindrome amnesica
Senza entrare troppo nel dettaglio, la sindrome amnesica si riscontra dopo lesioni, spesso bilaterali, a strutture del cervello che fanno parte di quello che viene chiamato circuito cortico-sottocorticale di Papez.
Ma quali sono le cause dell’insorgenza di questa sindrome? Le eziologie che possono causare le lesioni responsabili di tale patologia, possono essere diverse: interventi neurochirurgici che coinvolgono il cervello (p.es. a seguito di gravi quadri di epilessia); trauma cranio-encefalico, ischemie cerebrali, ipossia cerebrale (carenza di ossigeno al cervello), encefalite virale, tumori cerebrali, aneurismi cerebrali, carenze nutrizionali come nella sindrome alcolica di Korsakoff.
La sindrome amnesica si caratterizza per:
– grave compromissione nella capacità di apprendere informazioni nuove dopo un evento patologico (amnesia anterograda): il paziente non è in grado di ricordare ed apprendere nulla, sia in termini di fatti che di contesti spaziali e temporali, di quello che è accaduto dopo l’evento, anche se viene visto o sentito più volte.
e/o
– grave compromissioni nella capacità di rievocare informazioni già acquisite prima dell’evento patologico (amnesia retrograda). La valutazione di questo tipo di amnesia è spesso complicato e si basano prevalentemente sullo studio per la memoria di eventi o personaggi pubblici e per la memoria di materiale autobiografico, cioè che riguardano i ricordi personali.
Nel caso della presenza sia di amnesia anterograda che di amnesia retrograda, si parla di amnesia globale.
I disturbi della memoria semantica
Esistono anche quadri di deficit della memoria semantica, ovvero una compromissione delle conoscenze generali sul mondo che un individuo ha appreso nel corso della propria vita. Questo tipo di deficit può riguardare conoscenze di oggetti, di parole e degli attributi che li definiscono. I quadri di compromissione di questo tipo di memoria non sono ancora del tutto chiari e per questo sono ancora in fase di ricerca.
Alcuni studi hanno osservato disordini della memoria semantica limitati solo ad alcune categorie di parole e oggetti:
– parole concrete vs. parole astratte, evidenziando un disordine maggiore per le parole concrete;
– viventi/non viventi, evidenziando una compromissione maggiore degli oggetti viventi.
I disturbi della memoria prospettica
I disturbi della memoria prospettica, associati a lesioni in sede frontale e prefrontale, riguardano la compromissione della memoria del futuro, ovvero della capacità di ricordarsi di fare le cose, di pianificare le azioni da svolgere e/o di eseguire un programma ordinato (in termini di step e di tempi di esecuzione) per raggiungere l’obiettivo prefissato.
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