Chi non ha mai sognato l’amore?
L’amore è forse l’ideale maggiormente condiviso nel mondo. L’amore nelle sue più variegate sfaccettature: romantico, appassionato, frenetico, leggero, doloroso… L’amore è quella cosa difficile da definire ed impalpabile eppure così presente nella vita di ognuno di noi.
E allora come si definisce l’amore? Come sappiamo quando è amore? Cos’è l’amore?
Andiamo con ordine, più o meno tutti sappiamo che l’amore è un sentimento e un insieme di emozioni che ci capita di vivere in un certo periodo della nostra vita. Mi capitano spesso persone in terapia che, affrontando alcune difficoltà relazionali e mi pongono queste domande.
Aspettandosi forse una definizione psicologica di “amore”, una conoscenza che permetta di capire meglio e affrontare questo sentimento. “La verità”, rispondo, “è che non lo so“.
Anche le neuroscienze han provato a rispondere.
Ci sono diversi studi a riguardo e che dimostrano che quella connessione tra due persone che si viene a creare quando sono innamorate, non riguarda solo il piano emotivo, ma anche quello fisiologico. Uno studio di Helm e altri del 2012, ha dimostrato che in una coppia di persone che si dichiaravano innamorate, il battito cardiaco, la frequenza respiratoria e la pressione arteriosa si regolavano su uno stesso ritmo. Cosa che non succedeva se gli stessi individui venivano separati ed associati ad altre persone “estranee”.
In un altro interessante studio, l’antropologa Fisher, assieme al suo gruppo di ricerca, ha utilizzato la risonanza magnetica funzionale per osservare quali cambiamenti avvenivano nel cervello di persone dichiaratamente innamorate.
Ebbene, ciò che è emerso è un aumento dell’attività in una minuscola zona dell’area tegmentale ventrale, una zona che è parte di quello che viene definito cervello rettiliano. E questa zona fa parte di un sistema di ricompensa del cervello, sia per via fisiologica (produzione di dopamina) che per sostanze stupefacenti (p.es. cocaina). Quest’area cerebrale è importante nelle emozioni, nei processi motivazionali, nella volontà, nei desideri, nella concentrazione e nei processi di assuefazione e dipendenza da droghe.
Ma sapere questo, ci basta per definire l’amore?
No, l’amore non può essere solo chimica e neuroni.
Le esperienze emotive umane, amore compreso, si verificano in modo naturale, spontaneo e dinamico ogni qualvolta ci troviamo ad interagire con altre persone. L’amore in particolare è un’emozione così intensa da diventare quasi imprevedibile e da portare cambiamenti sia sul piano cognitivo che su quello psicologico ed emotivo. Se siete innamorati o se lo siete stati, sapete benissimo cosa si prova.
Ma provate a trovare una definizione che sia effettivamente in grado di descrivere ogni singola sfaccettatura del sentimento che provate… E se anche ci riusciste, scoprireste che ogni definizione è diversa dall’altra. Proprio perché ognuno di noi è diverso dall’altro. Ed è per questo che ci si innamora di una persona e non di un’altra.
Anche se da un punto di vista psicologico, l’amore può essere visto come un bisogno affettivo e di soddisfacimento sessuale, nella scelta del “chi” ci innamoriamo e del modo in cui lo facciamo, subentra il contesto socio-culturale in cui viviamo. Tendiamo ad innamorarci di qualcuno che valutiamo come compatibile con noi, che faccia parte del nostro ambiente socioeconomico e che abbia i nostri stessi interessi e valori. A ciò si aggiunge la condivisione e suddivisione dei ruoli all’interno della coppia e la scelta “biologica” ed “innata” di scegliere qualcuno “adatto” a tramandare il proprio codice genetico e che percepiamo come in grado di proteggere il nucleo familiare e mantenerlo stabile.
Tutto questo perché nell’altro, riusciamo a trovare anche noi stessi. E, nella complementarietà, tutto diventa più fluido e facile. L’amore è quindi anche chiedere all’altro, è donare se stessi mantenendo la propria identità. L’amore è condivisione, è mettersi in gioco, è scoprire l’altro e imparare a conoscerlo. Imparare che esistono “due mondi” che, ad un certo punto, si incontrano e sentono che insieme, magari non è perfetto, ma è sicuramente “meglio”.
Ma tutto questo, alla fine, è solo teoria.
L’amore, in tutte le sue sfumature, è un tutto che ci investe e ci può rendere vulnerabili. L’amore che può portarci fin sulle stelle o giù negli abissi bui della tristezza.
E a ben vedere, forse, l’amore è semplicemente amore e provare a definirlo lo snatura, togliendo quella magia e quell’alchimia che da sempre e in ogni luogo ci travolge, probabilmente ancor prima che ce ne rendiamo effettivamente conto.