Fobie

La paura fa parte delle cosiddette emozioni primarie o fondamentali ed è la risposta complessa ed adeguata che il nostro organismo mette in atto di fronte ad un reale stimolo valutato come pericoloso e che induce paura.

La fobia è la paura che diventa patologica, irrazionale, esagerata, immodificabile e continua verso alcuni tipi di stimoli o situazioni che non rappresentano un reale pericolo per la persona. Nonostante ciò, la persona sente un elevato stato ansioso che non riesce a controllare e un desiderio irresistibile di evitare lo stimolo temuto.

Quali sono i principali tipi di fobie?

In linea generale è possibile pensare alle fobie suddivise in: fobie specifiche, ansia sociale (o fobia sociale) e agorafobia.

Fobie specifiche

Le fobie specifiche si caratterizzano per paura e ansia marcata, persistente, irragionevole o sproporzionata per stimoli precisi che porteranno la persona ad evitare attivamente la situazione temuta.
Generalmente la fobia specifica si sviluppa nell’infanzia e nell’adolescenza e i sintomi tendono a scomparire spontaneamente nel corso degli anni. Talvolta, però, capita che si sviluppi in età adulta, generalmente, come reazione ad un evento traumatico (p. es. incidente automobilistico), essere testimoni di un evento traumatico accaduto ad altri (p. es. vedere precipitare qualcuno da un palazzo), oppure ricevere informazioni da diverse fonti (p. es. crollo di un ponte). Se queste situazioni rendono ben identificabile l’origine della fobia, molte persone non ricordano o non sono in grado di identificare quando e perché si è sviluppata una fobia.

Le fobie specifiche possono riguardare:
situazioni specifiche; ad esempio: metropolitana, ascensori, aerei, attraversare una galleria, guidare la macchina, passare sopra un ponte, etc.
luoghi chiusi: claustrofobia
animali; ad esempio: insetti (entomofobia), ragni (aracnofobia), cani (cinofobia), topi (musofobia), serpenti (ofidiofobia), etc.
salute; ad esempio: contaminazioni, iniezioni (tripanofobia), soffocamento (anginofobia), sangue e ferite (emofobia), sporco (rupofobia), etc.
ambiente naturale: acqua (idrofobia), temporali (brontofobia), altezze (acrofobie), etc.

Disturbo d’ansia sociale (fobia sociale)

Paura marcata e persistente che non riguarda un oggetto o un contesto, ma una o più situazioni sociali o prestazionali, ovvero tutte quelle situazioni in cui una persona si trova sotto osservazione del pubblico. Questo tipo di fobia, che la persona riconosce come eccessiva ed irragionevole, si caratterizza per la paura del giudizio delle altre persone.
In linea generale la fobia sociale riguarda per lo più situazioni sociali specifiche (p. es. parlare di fronte ad un pubblico), tuttavia ci sono casi in cui il disturbo è diffuso, cioè si attiva nella maggior parte delle situazioni sociali al di fuori dell’ambiente familiare.

La fobia sociale non è accompagnata esclusivamente da uno stato di paura o di ansia, ma si assoceranno anche emozioni di vergogna, disagio e imbarazzo. Con il passare del tempo la fobia sociale si può in qualche modo “strutturare”, “cristallizzare” per cui la persona che soffre di fobia sociale tenderà ad entrare in una sorta di circolo vizioso in cui si instaurerà un processo mentale di ansia anticipatoria, per cui la persona prova forte tensione alla sola idea di affrontare una situazione sociale temuta. Tale ansia anticipatoria determinerà un decadimento della performance sociale; ciò confermerà l’idea autosvalutativa che la persona ha di se stessa. Alla fine la persona tenderà ad evitare tutte le situazioni temute con conseguente insoddisfazione nelle relazioni interpersonali.

Agorafobia

L’agorafobia è la paura esagerata di trovarsi in situazioni specifiche dove la fuga è difficile o dove è impossibile trovare aiuto.

In particolare le situazioni a cui ci si riferisce riguardano:
trovarsi in spazi aperti o spazi chiusi
trovarsi fuori casa da soli
trovarsi nella folla
utilizzo dei trasporti pubblici
stare in fila o tra la folla

La persona che soffre di agorafobia metterà in atto condotte di evitamento delle situazioni temute o tenderà a richiedere un accompagnatore. L’agorafobia risulta essere la più inabilitante tra i disturbi fobici provocando una significativa limitazione del funzionamento di vita della persona (p.es. non riuscire più a fare spese, difficoltà a recarsi al lavoro, ritiro sociale, etc.). Inoltre spesso l’agorafobia si accompagna ad un disturbo da attacchi di panico correlati a problematiche situazionali.

Cosa fare se si soffre di una o più fobie?

Anche per le fobie vale il discorso che il trattamento più efficace è dato dalla combinazione della terapia farmacologica (che agisce sui sintomi) con un approccio psicoterapeutico, il quale andrà a lavorare sulle cause sottostanti la fobia.

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