Sono depresso?
I principali sintomi da non sottovalutare
Ad oggi la depressione risulta essere il disturbo mentale più diffuso. L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che nel giro di qualche anno, la depressione arrivi ad essere una delle maggiori cause di invalidità per malattia. Da un’indagine condotta dall’Istat (dati aggiornati al 2017) risulta che in Italia siano circa 2,8 milioni le persone che, dai 15 anni in su, soffrono di depressione.
Che cos’è la depressione?
Si parla di depressione quando c’è una riduzione patologica del tono dell’umore, tale da andare ad interferire con il normale funzionamento di vita della persona.
In altre parole, la persona che soffre di depressione non ha quella flessibilità che permette di modulare l’umore a seconda degli eventi o delle situazioni che vive, ma tenderà ad avere un umore flesso verso il basso indipendentemente dalla situazione che sta vivendo (positiva o negativa).
Quando con i miei pazienti affronto il loro sentirsi depressi, dico loro che è come se indossassero degli occhiali con le lenti nere che non permettono di vedere la realtà con i giusti colori e che tutto (anche le cose apparentemente più semplici!) sembra scuro, difficile da distinguere e quindi da affrontare. Ogni attività di vita quotidiana, anche quella apparentemente più semplice (come alzarsi dal letto al mattino o farsi una doccia), diventa pensate e niente sembra dare più soddisfazione o piacere.
La depressione non è da confondere con la tristezza.
Molto spesso capita di definire depressa una persona che in realtà si sente triste o particolarmente infelice. Bisogna prestare attenzione e distinguere bene le due condizioni: se la tristezza è “fisiologica” e può manifestarsi in ognuno di noi come adattamento a momenti particolari della vita (p.es. per un lutto), la depressione è una malattia che ha precise caratteristiche cliniche (e che a sua volta può manifestarsi in diverse sindromi) che si differenziano a seconda delle cause scatenanti, dei sintomi, del decorso e della risposta al trattamento farmacologico e psicoterapeutico.
I sintomi della depressione.
In linea generale la depressione si caratterizza per la presenza, per un periodo di almeno 2 settimane, di umore depresso per la maggior parte del giorno, quasi ogni giorno. Altri sintomi clinici tipici possono manifestarsi sul piano affettivo, cognitivo, comportamentale e somatico.
I sintomi:
- marcata diminuzione di interesse (apatia) o piacere (anedonia)
- modificazioni del peso corporeo (perdita o aumento di peso) oppure disturbi dell’appetito (diminuzione o aumento dell’appetito)
- disturbi del sonno: insonnia o ipersonnia quasi ogni giorno
- agitazione o rallentamento psicomotorio
- affaticabilità o mancanza di energia (astenia); può manifestarsi come vera e propria stanchezza fisica che compromette lo svolgimento delle abituali mansioni
- sentimenti di autosvalutazione o di colpa eccessivi o inappropriati e che possono sfociare in veri e propri deliri di colpa o di rovina
- ridotta capacità di pensare o di concentrarsi
- pensieri ricorrenti di morte che possono essere associati ad idee di suicidio o tentativi di suicidio.
Il livello di gravità dell’episodio depressivo dipende da quanti sintomi sono presenti, dalla loro intensità e durata nel tempo e da come questi compromettono le attività familiari, sociali e lavorative della persona.
E poi cosa faccio se penso di soffrire di depressione o se mi accorgo che qualcosa non va?
Il primo passo è non aver paura di rivolgersi ad un professionista! Le linee guida internazionali relative alla cura della depressione indicano l’associazione del trattamento farmacologico a quello psicoterapeutico come la più efficace forma di trattamento sia nel breve che nel lungo termine. Per ciò che riguarda la psicoterapia della depressione in linea generale si può affermare che il percorso si focalizza sull’osservazione e chiarificazione delle cause e dei pensieri scatenanti la depressione stessa e che spesso non sono così facilmente individuabili. Partendo da questo, si procede con un lavoro sui pensieri legati alla depressione individuando e fornendo strategie utili per modificare stili di pensiero e schemi mentali, stili comportamentali e relazionali che tendono a “cristallizzarsi” negli episodi depressivi.