Quando non è solo timidezza. L’ansia sociale e l’antropofobia.

psicologo ferrara timidezza. L’ansia sociale e l’antropofobia.

Molte persone sono timide. Ma la timidezza non sfocia obbligatoriamente in un patologia.

Generalmente durante l’infanzia o nell’adolescenza ci si comincia a preoccupare “dell’altro”, o meglio, di ciò che l’altro può pensare su di noi, dei giudizi, in altre parole. Crescendo la timidezza diminuisce o, se permane, non è tale da compromettere le relazioni con l’altro o le prestazioni in pubblico.
Ci sono situazioni che possono causare un certo grado di “agitazione”, come per esempio parlare in pubblico, tuttavia è una condizione di ansia che tende a sparire rapidamente durante o subito dopo la situazione stessa e non lascia “strascichi emotivi” negativi.
Lo scenario cambia radicalmente quando si insinua una persistente, esagerata ed incontrollata paura degli altri o di una o più situazioni sociali o prestazionali.

Nel primo caso si parla di antropofobia, mentre nel secondo casa si tratta di ansia sociale e la diagnosi differenziale tra le due può essere talvolta difficile.

L’ansia sociale

L’ansia sociale è una paura marcata e costante relativa ad una o più situazioni in cui è richiesta un’interazione sociale o una prestazione. Chi soffre di questo disturbo ha paura di essere osservato o giudicato negativamente dagli altri.

In particolare la persona teme di fare una brutta figura, di essere giudicato goffo, sbagliato o incompetente. Inoltre teme che il giudizio degli altri possa essere ancora più negativo nel momento in cui manifesterà i sintomi d’ansia.

L’ansia diventa opprimente e la persona:
– comincia a preoccuparsi molto tempo prima (ansia anticipatoria)
– sta sempre peggio se rimane nella situazione
– il riproporsi della situazione viene vissuto con ancora maggiore ansia
– spesso può attuare comportamenti che o porteranno ad evitare la situazione (condotte di evitamento).

Quali sono i sintomi dell’ansia sociale?
I sintomi più frequenti sono:
– rossore
– tremore
– sudorazione eccessiva
– secchezza delle fauci.

Quando l’ansia sociale diventa marcata, possono manifestarsi altri sintomi quali iperventilazione e senso di soffocamento, sentire battere forte il cuore, voce tremula, vertigini, nausea, senso di irrealtà o estraneità, difficoltà a pensare lucidamente e forte impulso a fuggire.

L’antropofobia

Diversamente dall’ansia sociale, nell’antropofobia la persona non teme le situazioni sociali ma la gente, indipendentemente dalla situazione in cui si trova. L’oggetto fobico sono quindi gli altri, indipendentemente dal fatto che siano sconosciuto o persone familiari o amici. Si tratta di una paura esagerata, intensa ed irragionevole che spesso interferisce in maniera significativa sulla vita delle persone, in particolare impedisce alle persone di avere una normale vita sociale.

Quali sono i sintomi dell’antropofobia?
I sintomi più comuni sono:
– intensa paura della gente
– forte impulso ad evitare le interazioni sociali
– respiro affannoso o senso di soffocamento
– tachicardia
– tremore
– sudorazione
– secchezza delle fauci

Cosa fare se si soffre di ansia sociale o antropofobia?

L’ansia sociale o l’antropofobia necessitano di un trattamento che sia efficace sia nel breve che nel lungo termine. Studi di efficacia suggeriscono che nei casi di entità moderata o grave, sia efficace l’associazione di un intervento farmacologico con un piano più psicoterapeutico. In quest’ultimo caso, risulta utile l’utilizzo di tecniche psicoterapeutiche quali, l’esposizione graduale allo stimolo, l’uso della realtà virtuale, tecniche di rilassamento e tecniche cognitive.

Le componenti di trattamento psicoterapeutico verteranno su:
– controllo dei sintomi fobici e ansiosi
– psicoeducazione riguardo l’ansia e la fobia
– ristrutturazione cognitiva, ovvero correzione dei pensieri disfunzionale

Foto di Retha Ferguson da Pexels

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